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13.12.07

Il cibo più disgustoso del mondo: l'aringa fermentata

Sebbene io sia, a detta di coloro che mi conoscono, decisamente poco schizzinoso in fatto di cibo e abbastanza audace nello sperimentare bizzarrie culinarie di ogni sorta, sono rimasto esterrefatto dal fetido, disgustoso, rivoltante lezzo sprigionato da una latta di aringhe fermentate, delicatessen del nord della Svezia che ebbi l'opportunità di assaggiare quest'estate proprio nel paese scandinavo.

Mi limito a dirvi che si tratta di aringhe del Baltico che, private della testa e aggiunte solo di un insignificante pizzico di sale, vengono messe a fermentare in latte fino a che la pressione interna, creata dai miasmi della fermentazione, non deforma il recipiente al punto da renderlo oblungo (roba del genere da noi sarebbe illegale, e infatti è vietato trasportare tali latte su molti aerei di linea... questo la dice lunga). Andrebbero poi "gustate" all'aperto (la puzza renderebbe per sempre invivibile qualsiasi luogo chiuso) accompagnate con una sorta di piadina locale, cipolle rosse crude, patate novelle e panna acida. L'analisi organolettica? Odore di uovo marcio, pattumiera al sole d'agosto, carogna di nutria, alito di cane randagio, fogna di Calcutta, roba da conati di vomito. Eppure l'assaggiai.

Se ho stuzzicato la vostra curiosità, sul blog de L'Uomo Integrato, mio compagno di disavventura in quel frangente, potete trovare un dettagliato ed esauriente reportage di quella orrenda cena a base di surstromming (nome indigeno di tale atrocità culinaria). Da parte mia, aggiungerò solo che per settimane intere dopo avere mangiato quella prelibatezza il solo ricordo dell'odore che aveva il mio alito dopo un paio di bocconi di aringhe era sufficente a provocarmi nausea e a farmi perdere completamente l'appetito. E dire che io, di appetito, di solito ne ho parecchio.

Buona lettura.